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MILANO (Reuters) - Le pesanti perdite di Fiat e bancari hanno spedito in ribasso Piazza Affari, che nonostante un accenno di recupero sul finale non riesce a sfilarsi la maglia nera d'Europa.
Contribuisce a contenere i cali un gruppetto di titoli in netta controtendenza, guidati da Stm, Tenaris e i big petroliferi Eni e Saipem.
"Il peso delle banche sul nostro mercato è enorme, avere oggi Intesa e Unicredit così deboli basta e avanza per zavorrarci e farlo in maniera consistente. Se si aggiunge anche il calo di Telecom e Fiat si spiega come mai abbiamo fatto molto peggio del resto d'Europa", sintetizza un operatore.
L'indice S&P/Mib perde lo 0,39% a 28.148 punti, sopra i minimi di seduta toccati a 27.905 punti. Il Mibtel cede lo 0,33%, mentre l'AllStars scende dello 0,65%. Volumi per circa 2,6 miliardi di euro. Positive tutte le altre principali borse del Vecchio Continente, con il benchmark paneuropeo FTSEurofirst che ha chiuso a +0,53%.
* Fanalino di coda dell'S&P/Mib FIAT, affossata dal downgrade degli analisti di Merrill Lynch. Il titolo chiude in flessione del 6,47% a 10,6310 euro a fronte di un indice stoxx di settore in ribasso dello 0,38% tra volumi pari a quasi il doppio della media giornaliera.
* All'interno di un settore bancario fragile in tutta Europa (-0,11% lo stoxx europeo), assumono proporzioni ben più elevate rispetto alla media europea i ribassi di UNICREDIT (-1,12%), POP MILANO (-1,19%), BANCO POPOLARE (-1,7%), INTESA SANPAOLO (-1,85%) e MONTE PASCHI (-1,51%).
* Sul fronte opposto energetici e STM (+2,75%), galvanizzata dalle previsioni di cash flow e redditività dalla jv con Ericsson nei chip wireless. "L'accordo va a culminare un processo di crescita e di accordi con diversi player. Qualitativamente vale molto, quantitavimamente è ancora difficile valutare", dice un operatore.
* Ma la protagonista in positivo della giornata è TENARIS, che ruba la scena a StM chiudendo in vetta al paniere delle blue chip con un balzo del 2,89%.
* Si dimostrano attori comprimari all'altezza SAIPEM e ENI. Favoriti dal ritorno delle quotazioni del petrolio in area 115 dollari il barile, i due titoli registrano progressi rispettivamente dell'1,42% e dell'1,78%, in sintonia con il settore europeo (+2%).
* Autori invece di una prestazione decisamente sottotono, inferiore a quella dell'indice principale, TELECOM ITALIA (-0,8%) e FINMECCANICA (-1,29%). Lettera diffusa anche su A2A, MEDIASET, PIRELLI, UNIPOL, IMPREGILO e cementiferi. "Su una buona fetta del listino c'è un fenomeno di ridimensionamento dei portafogli tipico del periodo di fine estate, funzionali al fatto che i book sono sottili", osserva un trader, secondo cui dietro a tali variazioni non c'è "qualcosa di sostanzioso, ma una fattispecie operativa".
* Seduta a due facce per il comparto del lusso. GEOX e BULGARI chiudono in rialzo dello 0,27% e 0,97% rispettivamente, mentre LUXOTTICA perde lo 0,6%.
* Al di fuori del paniere delle large cap, NAVIGAZIONE MONTANARI chiude sostanzialmente invariata a 3,06 euro dopo che il board ha approvato l'Opa lanciata dal suo azionista di maggioranza G&A Montanari a 3,10 euro per azione.
* Estende le perdite della vigilia il titolo AS ROMA (-3%) che torna sui livelli antecedenti la scomparsa del presidente Franco Sensi.