venerdì, ottobre 17, 2008

FIAT: IN BORSA SOTTO 8 EURO MA SALE QUOTA MERCATO UE /ANSA

(ANSA) - MILANO, 15 OTT - Fare meglio del mercato non basta.
''E' il nostro dovere'' chiosa l'amministratore delegato di Fiat Sergio Marchionne commentando i dati sulle immatricolazioni di settembre in Europa e confermando i target 2008 ma Piazza Affari per riportare il titolo sopra gli 8 euro chiede di piu' e soprattutto teme l'arrivo di una recessione in Europa e nel mondo. Secondo gli analisti dopo due giorni di rimbalzo, che hanno portato a un recupero del 15% dai minimi, non c'e' piu' spazio per un rialzo e il titolo, che ha chiuso in calo del 4,58% a 7,73 euro, paga la debolezza del settore e in generale del listino milanese. Il Dj Stoxx auto riesce a mantenersi in terreno positivo (+0,19%) grazie al rialzo controtendenza di Volkswagen (+12%) ma in generale i competitor accumulano ribassi oltre il 10%: Renault ha lasciato il 12,5% circa, Daimler l'11,6% e Bmw il 10,3 per cento.
Resta poi alta la volatilita', commentano gli operatori sottolineando gli scambi intensi del titolo del Lingotto, pari al 2% circa del capitale ordinario (oltre 22,5 milioni di azioni ordinarie passate di mano). In un mercato europeo ancora in sofferenza, in calo del 9% peggio delle attese degli analisti, Fiat Group tiene e vede crescere la quota di mercato attestandosi a settembre in Europa occidentale al 7,7%, per una crescita di 0,6 punti percentuali rispetto allo stesso mese del 2007 ma per quanto positiva la notizia appare scontata cosi' come la conferma degli obiettivi per il 2008.
''Abbiamo confermato gli obiettivi del 2008, stiamo analizzando quelli del 2009, meglio di cosi' non possiamo fare'' ha detto l'ad di Fiat Sergio Marchionne a Milano per una riunione di Confindustria.
Gia' al Salone di Parigi, due settimane fa, Marchionne aveva precisato di voler ''vedere lo sviluppo dei mercati internazionali nell'ultimo trimestre del 2008'' per valutare ''come si assestera' la crisi finanziaria e il suo impatto sull'economia reale''.
''Credo che ci sia la possibilita' che i volumi nel 2009 non siano quelli del 2008'' aveva anticipato qualche giorno fa rimandando indicazioni piu' precise al prossimo consiglio di amministrazione, in agenda per il 23 ottobre. In questo scenario difficile per il settore auto catalizza l'attenzione l'ipotesi di fusione tra Gm e Chrysler.
Il numero uno dell'auto negli Usa avrebbe contatti in uno stadio iniziale con Chrysler, controllata dal fondo Cerberus, per un'aggregazione o una partnership.
I competitor si muovono su segmenti diversi e l'operazione non dovrebbe dunque infastidire Fiat che sull'America sta puntando con il prossimo sbarco di Alfa Romeo che ''dovrebbe iniziare nel 2010 con la distribuzione''.
Sull'operazione Gm-Chrysler l'ad di Fiat si e' comunque mostrato scettico: ''non so cosa risolva, non ne vedo i benefici'' ha commentato nei giorni scorsi. (ANSA).
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