giovedì, aprile 16, 2009

Wall St. positiva, bene banche, soffre hi-tech, Dj: +1,4%

New York, 15 apr. (Apcom) - Dopo due sedute consecutive negative, a Wall Street tornano gli acquisti, anche se sul mercato ha dominato una certa cautela dopo che sono giunti segnali di debolezza dal fronte economico. Il Dow Jones ha guadagnato l'1,38% a quota 8.029,62 punti, l'S&P 500 l'1,25% a quota 852,06, mentre il Nasdaq ha chiuso in rialzo dello 0,07% a 1.626,80 punti dopo una seduta passata in rosso sin dalle prime battute. Timidi segnali di stabilizzazione sono giunti dal Beige Book della Fed, da cui se da un lato e' emerso un quadro ancora piuttosto cupo dell'attivita' generale nel Paese, dall'altro è emersa una moderazione del rallentamento in cinque circostrizioni su dodici. In mattinata a preoccupare e' stata la situazione dell'attivita' industriale, dopo che la capacita' di utilizzazione degli impianti e' scesa per il quinto mese consecutivo, deludendo le attese degli analisti. La dinamica inflazionistica sembra invece rimanere sotto controllo. La performance dei prezzi al consumo e' risultata infatti migliore delle attese degli analisti, anche se riflette la debolezza dell'attivita' aziendali. Gli acquisti hanno interessato in particolare titoli di societa' come Procter & Gamble, considerate in grado di resistere alle difficili condizioni economiche, mentre per le azioni tecnologiche e' stata una seduta difficile, compromessa dalla delusione per l'outlook prudente di Intel, che ha perso il 2,44%. Tra i settori, finanziari e giganti del consumo riescono a tenere meglio degli altri. Sugli altri mercati, nel comparto energetico ancora in calo il greggio. I contratti con consegna maggio hanno ceduto 0,16 dollari a 49,25 dollari al barile. Sul valutario si indebolisce l'euro nei confronti del dollaro. Nel tardo pomeriggio di mercoledi' a New York il cambio tra le due valute e' di 1,3207. In lieve recupero l'oro: i futures con consegna giugno sul metallo giallo hanno guadagnato 1,50 dollari a 893,50 dollari l'oncia. Avanzano infine i Titoli di Stato Usa. Il rendimento sul Treasury a 10 anni e' sceso al 2,7590% dal 2,7860% di martedi'.
Borsa/ Wall St. positiva, bene banche, soffre hi-tech, Dj: +1,4% - Wall Street Italia
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domenica, aprile 12, 2009

Bankitalia: "Pil ancora in calo ma la recessione si attenua"

Banca d'ItaliaImage via Wikipedia

ROMA - "Si intravedono alcuni segnali di allentamento della forza della recessione". Gli economisti di Banca d'Italia fanno professione di prudente ottimismo, segnalando nel Bollettino semestrale che nel mezzo di una recessione durissima qualche primo "dato preliminare", specie negli Usa, "lascia sperare in rallentamento della caduta produttiva particolare con riferimento al mercato immobiliare e ai consumi".

Tra gli eventi positivi via Nazionale elenca le risposte di governi e banche centrali specie le decisioni prese dai capi di Stato al G20 di Londra: il rafforzamento della dotazione del Fondo Monetario Internazionale e i 250 miliardi di dollari per sostenere il commercio internazionale. Il Bollettino, in attesa di verificare gli effetti sull'economia reale dei vari pacchetti di stimolo approvati nel mondo, stima che l'aumento dei deficit pubblici sarà nell'ordine del 4% del Pil prodotto dai vari paesi coinvolti. Anche le banche centrali hanno contribuito a stabilizzare i mercati anche con azioni "non convenzionali" per assicurare la liquidità.

I dati 2008 e d'inizio d'anno raccontano ancora la parte più nera della crisi e anche il primo trimestre '09 dovrebbe chiudersi con il segno negativo (sarebbe la quarta volta consecutiva: dodici mesi di recessione conclamata). Il calo dell'inflazione (che scenderà fino all'estate) e dei tassi di interesse bassi non sembrano sufficienti a far riprendere i consumi. "Sono peggiorati i giudizi sul quadro economico e in particolare sull'andamento dell'occupazione" da parte delle famiglie, rileva il Bollettino. D'altronde la recessione ammonisce Via Nazionale, che è particolarmente severa e vicina ai livelli degli anni Sessanta con un calo della produzione del 5% nel primo bimestre dell'anno. Gli analisti intervistati a metà marzo da Consensus forecasts si attendono per l'Italia una contrazione media del pil del 2,8% nel 2009 (con rischi al ribasso) e una crescita appena positiva ( 0,3%) nel 2010. Il bollettino ricorda anche le previsioni dell'Ocse di un -4,3% del pil quest'anno e - 0,4% nel 2010.

Peraltro Banca d'Italia ricorda che nelle precedenti fasi recessive del 1974-75 e del 1992-93 le esportazioni avevano rapidamente riavviato l'attività della produzione industriale, favorite, rispettivamente dalla pronta ripresa del commercio internazionale e dalla svalutazione del cambio mentre ora "la natura globale dell'attuale recessione rende incerti i tempi del ritorno su un sentiero di crescita che secondo le istituzioni internazionali e i previsori privati potrebbe avviarsi nel prossimo anno". Fra i comparti industriali tuttavia, un effetto immediato di parziale ripresa arriva nel settore auto dove gli incentivi varati dal governo hanno avuto un aumento delle immatricolazioni nel primo mese di operatività e una crescita degli ordini ai concessionari.

Ancora a tinte fosche il fronte finanziario e bancario: la buona notizia è che nei primi mesi del 2009 è tornato alla normalità il mercato interbancario, ma in Italia diminuiscono sia la raccolta dai correntisti che i prestiti alla clientela. In particolare spicca una riduzione del 4,9% degli impieghi alle piccole e medie imprese: pesa sia la maggiore prudenza degli istituti che la minor domanda da parte dei privati (famiglie e società). La crisi ha fatto ridurre di un terzo gli utili complessivi del sistema bancario nel 2008 e peggiorato la qualità degli attivi. Tuttavia un effetto positivo potrebbe arrivare dai Tremonti-Bond. "In prospettiva - scrive Via Nazionale - l'offerta di credito potrà beneficiare degli interventi volti alla ricapitalizzazione delle banche italiane resi operativi dal governo". Altro fattore positivo sono il taglio dei dividendi e le azioni di capital management che hanno rafforzato il patrimonio delle banche.

Sui conti pubblici Bankitalia conferma che i due decreti anti-crisi non hanno portato differenze di saldo: vale a dire che i 7,5 miliardi di euro sono stati reperiti spostandoli da altri capitoli del bilancio. Il deficit è peggiorato ugualmente perché: "Nei primi tre mesi dell'anno le entrate tributarie di cassa sono diminuite del 5,4% rispetto allo stesso periodo del 2008" causa crisi e sgravi su Ici e Irap. Di conseguenza la spesa corrente è tornata sopra il 40% del Pil e sono cresciti fabbisogno e debito. Il rapporto tra quest'ultimo e il prodotto interno lordo è tornato ai livelli del 2005: 105,8%.
(11 aprile 2009)
Repubblica.it
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venerdì, aprile 10, 2009

AUTO: STAGNANTE TRATTATIVA TESORO-BANCHE SU CHRYSLER

AUTO: STAGNANTE TRATTATIVA TESORO-BANCHE SU CHRYSLER (AGI) - Roma, 10 apr. - La trattativa tra il Tesoro Usa e le banche creditrici sul debito di Chrysler e' a un "punto morto" a causa di un "divario multimiliardario" su quanto viene valutata la liquidazione della compagnia automobilistica Usa in caso di bancarotta. Lo rivela il Wall Street Journal, secondo il quale i principali creditori di Chrysler sono certi di poter ottenere 70 cent per ogni dollaro investito se la stessa Chrysler fosse scorporata e venduta a pezzi. Altri creditori invece sono piu' incerti e aspettano dati piu' dettagliati dalla compagnia. In ogni caso tutti gli oltre 40 grandi creditori sono furiosi per l'offerta del Tesoro, che gli ha chiesto di accettare 15 cent per ogni dollaro investito, e dunque di rinunciare all'85% dei propri crediti, ottenendo indietro solo un miliardo di dollari dei 6,8 che e' la cifra dei debiti totali di Chrysler. Secondo il WSJ i creditori non hanno presentato nessuna offerta al Tesoro ma lo faranno a breve. Dietro la trattativa c'e' infatti la scadenza del 30 aprile, che il presidente Usa, Barack Obama ha stabilito per trovare un accordo coi creditori e sull'alleanza con Fiat. Tra i principali creditori di Chrysler ci sono JP Morgan, Citigroup, Goldman Sachs e Elliott Management che vantano crediti per 4,3 miliardi di dollari. Nel suo piano presentato a febbraio Chrysler ha stimato che in caso di liquidazione i creditori avrebbero recuperato tra 11 e 43 cent per dollaro.
10/04/2009 - 09:39

mercoledì, aprile 08, 2009

Eva Longoria indossa  il jeans delle celebrities -- LASTAMPA.it

Eva Longoria at the NBA All-Star WeekendImage via Wikipedia

L’attrice Eva Longoria è stata fotografata mentre indossava un paio di J Brand, modello Boyfriend “Steve”.

E’ il jeans che ogni donna almeno una volta ha rubato dal guardaroba del fidanzato: silhouette “baggy” , vita bassa, risvolto che lo rende volutamente maschile. Il denim utilizzato, sebbene “rude”, delinea la silhuette femminile, acquistando sempre più morbidezza con l’uso.
Molto sexy se indossato con tacchi alti, sportivo e pratico con zeppe e scarpe basse.

“Quanto è cute questo look” ha dichiarato Susie Crippen, direttore creativo del marchio che ha aggiunto: “con la sua grande ironia Eva è la perfetta interprete del Boyfriend Jeans”
ASTAMPA.it
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La piccola lista di Berlusconi | Italia dall'Estero

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La piccola lista di Berlusconi

Pubblicato martedì 31 marzo 2009 in Inghilterra

[Guardian]

Silvio Berlusconi sembra intenzionato al dominio politico totale dell’Italia e ha appena fatto un altro passo avanti in questa direzione.

Da qualche parte nei meandri di una delle sue ville, Silvio Berlusconi deve avere una lista dei diversi ostacoli che gli impediscono di controllare completamente l’Italia. Questo fine settimana è riuscito a spuntare un altro elemento della lista.

Di fronte ad una folla adulante, è stato acclamato capo del suo nuovo partito, il Popolo della Libertà. In realtà, il partito esisteva già dal novembre 2007 e ha vinto le elezioni politiche dell’anno scorso ottenendo una maggioranza sostanziale in entrambe le camere. Tuttavia, si trattava ancora di un partito composito, formato dalla sua Forza Italia e dalla formazione post-fascista Alleanza Nazionale, finché quest’ultima non ha deciso ufficialmente di sciogliersi la scorsa settimana. Adesso c’è un solo partito di centro-destra in Italia e Berlusconi ne è il capo unico ed indiscusso.

Durante il suo primo completo mandato, dal 2001 al 2006, Berlusconi aveva dovuto affrontare i suoi problemi economici e giudiziari; durante il secondo sta rivendicando il diritto di marcare l’era come “Berlusconiana”. Da quando è stato rieletto, si è garantito l’immunità giudiziaria e il suo tentativo di ridurre i poteri della magistratura è sulla buona strada: è in esame al Parlamento un disegno di legge per la riforma che vorrebbe dare i poteri di pubblica accusa a un equivalente del Crown Prosecution Service [N.d.T.: il Pubblico Ministero nell'ordinamento inglese] controllato politicamente. I risultati in Italia sarebbero assai prevedibili. Un’altra proposta di legge ridurrà i poteri degli inquirenti nel fare uso delle intercettazioni telefoniche.

Sta usando la recessione come scusa per avere controllo sulla finora molto indipendente Banca d’Italia e sta cercando di dare all’esecutivo il controllo sul credito. Il governatore della banca, Mario Draghi, è una persona determinata e ha fatto capire di essere intenzionato a lottare, così Berlusconi potrebbe non vincere in questo caso.

La crisi, inoltre, gli offre l’occasione di minare il potere delle regioni, dei governi locali e del Presidente della Repubblica. Ha presentato un disegno di legge che permetterebbe agli italiani con casa di proprietà, o almeno quelli che abitano nelle villette e sono in buona parte elettori del centro-destra, di aumentare il volume delle loro proprietà del 20%, al fine di stimolare il consumo. Non ci sarebbe quasi alcun controllo da parte degli amministratori locali.

Gli ambientalisti e gli operatori turistici di alta fascia rabbrividiscono di fronte a questa prospettiva così come gli amministratori locali (perfino quelli del centro-destra), i quali la considerano come un’erosione dei propri poteri. Berlusconi vorrebbe farne un decreto legge con applicazione immediata, piuttosto che “perdere tempo” con il regolare processo legislativo in Parlamento, che impiegherebbe mesi e che potrebbe essere emendato. Questa proposta di legge dovrebbe poi essere firmata dal Capo dello Stato e si potrebbe verificare una stagnazione.

Si è già scontrato una volta con il Presidente Napolitano, quando questi il mese scorso si era rifiutato di firmare un decreto legge che avrebbe annullato il verdetto della Corte Suprema che autorizzava Beppe Englaro a staccare il macchinario che teneva artificialmente in vita sua figlia. Berlusconi ha sfruttato l’ondata emotiva che circondava il caso Englaro per sfidare i poteri residui del Presidente e del Tribunale, cercando di far approvare in tutta fretta un disegno di legge in Parlamento. La proposta di legge, che con ogni probabilità verrà approvata, andrà quasi sicuramente a ridurre qualsiasi diritto ora in possesso degli italiani ad un testamento biologico. Naturalmente Berlusconi ha avuto l’appoggio non solo della destra, ma anche di molti cattolici di sinistra, oltre a quello delle autorità ecclesiastiche, se non di tutto il clero. In cambio dell’appoggio elettorale ricevuto dalla Chiesa ci saranno aiuti finanziari per le scuole Cattoliche seguendo il motto “libertà di religione”, strombazzato da Berlusconi nel suo discorso di domenica.

Malgrado tutto ciò, Berlusconi domenica si è lamentato che “il Presidente del Consiglio non ha potere”. Questa è sfacciataggine vera e propria, ma l’affermazione ha un significato chiaro e pratico. Berlusconi vuole avere il potere di sciogliere le Camere (detenuto al momento dal Capo dello Stato) in modo da avere un’arma con cui minacciare la coalizione alleata, la Lega del Nord di Umberto Bossi, un altro punto nella sua lista. E il punto seguente è quello di raggiungere il 51% alle elezioni europee. E continua così.

[Articolo originale di James Walston]




Italia dall'Estero

I migliori rendimenti sul mercato domestico

I 5 titoli con la migliore performance di mercato, misurata come differenza delle chiusure giornaliere, nelle ultime 10 sedute tra quelli di S&P/Mib, Midex ed una selezione dello Star.

SEAT PG nelle ultime 10 sedute ha fatto registrare un rialzo del 226.83 % ( -13.86 % la differenza tra le ultime 2 chiusure).

INDESIT nelle ultime 10 sedute ha fatto registrare un rialzo del 34.9 % ( -4.43 % la differenza tra le ultime 2 chiusure).

FIAT nelle ultime 10 sedute ha fatto registrare un rialzo del 33.85 % ( -4.81 % la differenza tra le ultime 2 chiusure).

PIRELLI REAL E nelle ultime 10 sedute ha fatto registrare un rialzo del 32.06 % ( -1.36 % la differenza tra le ultime 2 chiusure).

EXOR nelle ultime 10 sedute ha fatto registrare un rialzo del 25.42 % ( -2.33 % la differenza tra le ultime 2 chiusure).

(A.M.)

LaStampa.it

Piazza Affari regina d'Europa, l'S&P/Mib chiude a +2,28%

Tornano gli acquisti a Piazza Affari dopo il segno meno delle prime due sedute dell'ottava. In chiusura di giornata l'indice S&P/mib ha strappato un rialzo del 2,28% a quota 16.939 punti, progresso decisamente più marcato rispetto a quelli delle altre principali Borse del Vecchio continente.
Yahoo! Finanza

mercoledì, aprile 01, 2009

Italia Gossip: I deputati temono i chili di troppo. Appello per 'la cyclette' alla Camera

Italia Gossip: I deputati temono i chili di troppo. Appello per 'la cyclette' alla Camera: "Camera dei DeputatiImage by zio Paolino via Flickr

Adnkronos Politica: ''Per prevenire malattie cardiovascolari'

I deputati temono i chili di troppo. Appello per 'la cyclette' alla Camera

La proposta è di Domenico Di Virgilio, vicepresidente Pdl a Montecitorio per 'permettere ai deputati di fare attività fisica nelle lunghe ore di seduta' in aula. L'idea è di una sorta di pedaliere da mettere sotto le poltrone'

Roma, 26 mar. (Adnkronos/Ign) - 'La prevenzione è importante, e faccio un appello al presidente della Camera Gianfranco Fini per installare delle pedaliere sotto le poltrone dell'aula, in modo che i deputati possano fare attività fisica nelle lunghe ore di seduta'. A lanciare la proposta è Domenico Di Virgilio, vicepresidente Pdl a Montecitorio, in occasione dell'iniziativa 'Cuori e Motori', promossa dalla Società italiana di cardiologia con il supporto di Takeda e il patrocinio della Camera dei Deputati.

In attesa della 'cyclette' meglio tenersi leggeri a tavola. 'Proprio per prevenire le malattie cardiovascolari - conclude Di Virgilio - invitiamo a mangiare poco, non fumare e non bere alcolici'."

sabato, marzo 28, 2009

Videopoker, avellinese denuncia marito alla Finanza

AVELLINO (26 marzo) - Ha denunciato la dipendenza del marito da videopoker: ha descritto i locali e gli orari. Soprattutto ha chiesto aiuto alla Guardia di Finanza. Al telefono, tra le lacrime, ha detto: «Fate un controllo, le macchinette sono truccate. In casa lavora solo mio marito e sta sperperando tutti i soldi». La segnalazione è pervenuta al Comando provinciale di Avellino. Mamma di due bimbi, la donna non ha voluto lasciare le sue generalità ma, nei dettagli, ha però descritto come il videopoker attanaglia la vita del marito. «Sono una moglie disperata - ha detto al telefono - fate un controllo nel circolo che vi ho indicato. Non ho più i soldi per poter dare ai miei figli una vita dignitosa. Ho davvero bisogno di aiuto».

mercoledì, marzo 25, 2009

Usa/ Obama vuole risparmiare sulle spese per la difesa

Washington, 25 mar. (Ap) - Il presidente statunitense Barack Obama, rispondendo ai giornalisti durante la conferenza stampa alla Casa Bianca, ha detto di voler economizzare i danari dello Stato per quanto riguarda le spese militari, pur rispettando la sicurezza e i diritti degli ex combattenti. Il paese può restare sicuro e i reduci essere curati come meritano riducendo il bilancio, ha detto in sostanza il presidente. Obama ha ha riferito di aver già realizzato economie di 40 miliardi di dollari (29,7 miliardi di euro) sugli acquisti della difesa controllando i prezzi di mercato e l'attività delle lobby e ha detto di prevedere altre economie limitando gli sprechi nei sistemi d'arma che costano miliardi di dollari.
Wall Street Italia

sabato, marzo 21, 2009

Disoccupazione: torna a crescere dopo 9 anni, allarme Sud

Sacconi: dati confortanti. Sindacati: eggiora al Mezzogiorno

La maglia nera della disoccupazione va alle regioni del Mezzogiorno con un indice al 12% quasi doppio rispetto alla media nazionale. Ma a soffrire sono anche le regioni del Centro (6,1%), mentre al Nord la disoccupazione è limitata al 3,9%. A trovarsi senza lavoro sono sia uomini che donne. L'aumento della disoccupazione maschile (+98.000 unità) dipende in misura significativa da quanti hanno perso il lavoro (+73.000 unità). L'allargamento dell'area della disoccupazione femminile (+88.000 unità) è invece legata soprattutto alla crescita delle ex-inattive, in particolare al Sud. Ma ad essere colpiti sono anche gli stranieri con un tasso di disoccupazione che sale all'8,5%.

A frenare è anche l'occupazione che, negli ultimi tre mesi del 2008, si attesta ai minimi degli ultimi 13 anni: il numero di occupati risulta pari così a 23.349.000 unità e il tasso d'occupazione scende di tre decimi di punto al 58,75%.

I dati Istat, secondo Cgil, Cisl e Uil, certificano lo stato di crisi e dimostrano come la situazione al Sud sia peggiorata. Le cifre, afferma il segretario confederale della Cgil, Fulvio Fammoni, "certificano lo stato di crisi: si ferma il numero degli occupati, come da noi già segnalato, in modo particolarmente drammatico nel Mezzogiorno". Secondo il segretario confederale della Cisl, "nel Mezzogiorno tutti gli indicatori sono peggiorati molto di più che nel resto del Paese". Santini chiede "tempi rapidi" per l'attuazione delle norme sulla Cig e di sostegno ai precari: servono subito le risorse. Anche per il segretario confederale della Uil, Guglielmo Loy siamo "sull'orlo di un precipizio". Rimane aperta la questione del lavoro "debole", come il part time e il tempo determinato ma, soprattutto, sottolinea, "emerge nella sua drammaticità la questione Mezzogiorno che vede confermato il calo di occupati già manifestato nei mesi precedenti.

Roma, 20 mar. (Apcom) - Dopo nove anni di ininterrotta diminuzione torna a crescere nel 2008 il numero dei disoccupati. Era dal 1999 che non si verificava una tale inversione di tendenza e a farne le spese sono soprattutto le regioni del Sud. Nella media dell'anno, il tasso di disoccupazione, secondo i dati Istat, sale al 6,7% dal 6,1% del 2007 e l'effetto della crisi economica si fa sentire soprattutto sull'ultimo trimestre con un indice che balza al 7,1% dal 6,6% del periodo ottobre-dicembre 2007. Raddoppiano a quota 115mila, poi, nel IV trimestre del 2008, i lavoratori dell'industria in cassa integrazione. Tutte cifre che il ministro del Lavoro, Maurizio Sacconi definisce "confortanti" considerato il momento. Per il ministro, piuttosto, è "più preoccupante" la situazione del Mezzogiorno.

ALICE Notizie
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domenica, marzo 15, 2009

Italia: respinto un reclamo dei consumatori per il cambio di bond argentini

Borsa Italiana S.p.A.Image via Wikipedia

[La Nacion]

Una sentenza della giustizia italiana ha confermato la legttimità del foglio informativo dell’offerta pubblica di scambio volontario tra vecchi e nuovi bond argentini

ROMA - Un tribunale italiano ha respinto un ricorso presentato dalle associazioni locali di difesa del consumatore che si erano rivolte alla giustizia per rivedere l’autorizzazione concessa dalla Consob (organismo di controllo della Borsa italiana), all’aggiornamento e alla successiva emissione, anni addietro, di bond argentini nel mercato della penisola, per un totale di 79.700 dollari.

Una sentenza del Tribunale Amministrativo Regionale (TAR), ha confermato la legittimità del foglio informativo dell’Offerta Pubblica di cambio (Ops) volontario tra vecchi e nuovi bond argentini, testo che la Consob aveva autorizzato nel dicembre del 2004.

Tra i punti evidenziati nel reclamo organizzato dalle associazioni dei consumatori (Codacons, Adusbef, Adoc, Federconsumatori), figurava la scarsa attività di vigilanza e di controllo da parte della Consob. Nella richiesta presentata al TAR, le associazioni reclamavano anche un indennizzo per i danni.

Il presidente del Codacons, Carlo Rienzi, commentando la sentenza del TAR, ha segnalato che ora, l’unica possibilità che hanno i 200.000 investitori italiani che hanno aderito al cambio, è quella di avviare un’azione contro le banche”, sulla base delle sentenze “che hanno condannato le stesse banche a restituire il capitale convertito dagli investitori in operazioni ad alto rischio”.

D’altra parte, Rienzi ha sottolineato “la lentezza della giustizia” italiana, che si è pronunciata “tre anni dopo” ciò che definisce “un inganno tra gli azionisti e lo Stato argentino”.

[Articolo originale di La Nacion]


Italia dall'Estero
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mercoledì, marzo 11, 2009

Gli Usa: trattiamo con i talebani



Dialogare con i talebani moderati "vale la pena", per verificare se qualcuno di loro "vuole partecipare ad uno Stato afgano stabile e sicuro". E' questo il messaggio del vicepresidente degli Stati Uniti, Joe Biden, in occasione della sua visita al quartier generale della Nato di Bruxelles, a conferma di quanto affermato dal presidente Barack Obama nell'intervista pubblicata domenica dal New York Times. Allo stesso tempo, il numero due della Casa Bianca ha annunciato i tempi per la scelta del successore dell'olandese Jaap de Hoop Scheffer al segretariato generale dell'Alleanza atlantica - il summit di Strasburgo-Kehl del 3-4 aprile - ma non ha fatto nomi.

Citando l'inviato speciale Usa per l'Afghanistan e il Pakistan, Richard Holbrooke, Biden ha spiegato che "solo il 5% dei talebani è incorreggibile, suscettibile a nient'altro che la sconfitta". Il 25%, ha continuato, sarebbe "incerto", mentre il 70% "lo fa per soldi". Quindi "vale la pena esplorare" le possibilità di dialogo, anche se spetta alle autorità di Kabul deciderne i termini. L'importante, ha insistito il vicepresidente Usa, "è che non deve compromettere il legittimo governo afgano". Ricollegandosi ancora all'intervista di Obama, Biden ha tratto un parallelo con la strategia Usa in Iraq, ricordando che nella provincia dell'Anbar sono stati coinvolti con successo alcune frange della rivolta sunnita. "L'idea che ogni ribelle sunnita fosse un sostenitore di Al-Qaida si è rivelata semplicemente falsa, e lo stesso principio vale" per l'Afghanistan, ha sostenuto.


Affaritaliani.it - Gli Usa: trattiamo con i talebani

domenica, marzo 08, 2009

Franceschini: "Il piano-casa del governo è bocciato, cementifica l'Italia"

Franceschini: "Il piano-casa del governo è bocciato, cementifica l'Italia"
Dario Franceschini
Dario Franceschini

Il piano per la casa "è bocciato" perché si tratta "di una cementificazione dell'Italia" e per di più anche "campata sulla luna": così il segretario del Pd Dario Franceschini, nel corso di In mezz'ora su Rai tre, commenta la proposta del premier di un nuovo piano per l'edilizia.

Va bene, invece, il piano per le infrastrutture ("In Italia c'è n'è assoluto bisogno, soprattutto nel Mezzogiorno"), anche se "non si può raccontare agli italiani che è una risposta alla crisi". 'Non è dunque vero - osserva Franceschini - che noi diciamo solo no. Noi abbiamo fatto tre proposte e sono loro ad aver detto tre no".

"Noi - controbatte il segretario del Pd- siamo pronti a votare con loro" un pacchetto di misure per uscire dalla crisi economia, ma solo a condizione che non sia una "presa in giro" e siano misure "concrete" e "a sostengo delle persone che si trovano in difficoltà".

Quindi Franceschini precisa quali sono le accuse che l'opposizione muove al governo. "A nessuno di noi, nemmeno nella foga di un comizio - spiega - è mai venuto in mente di dire che la crisi è colpa del governo Berlusconi; ma il modo inefficace e inadeguato in cui si affronta la crisi è certamente colpa del governo Berlusconi".

Il Pd sta lavorando sulla scelta del presidente della Rai perche' "lo impone la legge", ma non intende "collaborare" con la maggioranza nella gestione della televisione di Stato. Questa la posizione di Franceschini che ha sottolineato: "non ci sara' nessuna collaborazione sulla Rai", ha detto, "dal momento in cui avremo contribuito a scegliere il presidente" secondo la legge che "dice che serve un accordo tra maggioranza e opposizione", il Pd "dalla Rai fara' un passo indietro".

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sabato, marzo 07, 2009

Berlusconi:"Crisi pesante ma non tragica". Tremonti: "La crisi c'è ed è difficile"

President George W. Bush shakes hands with Ita...Image via Wikipedia

Abbiamo deliberato un fondo per gli ammortizzatori sociali di 4 miliardi, che si aggiunge al miliardo della Finanziaria e ai 4 miliardi concordati con le Regioni - ha detto il premier in conferenza stampa a Palazzo Chigi - Il sistema attuale ci consente già di intervenire e modulare gli interventi in modo migliore che non con la misura preconizzata dall'opposizione (un assegno ai disoccupati, ndr.), che sarebbe una 'licenza di licenziare" per i datori di lavoro".

Le responsabilità della stampa
A contestare gli articoli di stampa è stato in prima battuta il ministro dell'Economia Giulio Tremonti, che ha attaccto quanti (fra gli altri la Repubblica, ndr) gli hanno attribuito un messaggio molto negativo per lo stato dell'economia italiana nel 2009. Aprendo la conferenza stampa a Palazzo Chigi, alla fine del Consiglio dei ministri, Tremonti ha detto: "Ho letto su alcuni giornali 'orribile', 'terribile' 2009. Io non ho mai usato quelle parole e considero quel tipo di disinformazione un'opposizione non al governo ma agli italiani. Cosi' si sega il ramo sul quale si è seduti". Tremonti ha sottolineato: "La situazione è sotto controllo e usare quelle parole senza che nessuno le abbia dette è disinformazione completa".

"La crisi esiste ma viene vissuta sui media in maniera più drammatica - ha detto Berlusconi - Chi ha le azioni e non ha esigenze di cassa le tiene in cassaforte e non perde i suoi soldi. Dobbiamo aver paura della paura. Il contenimento e la diminuzione dei prezzi di alcuni prodotti, ad esempio, ha aumentato il potere di acquisto di molte famiglie, che potendo contare su un reddito fisso non hanno motivo di ridurre i loro stili di vita. E questa mia visione è condivisa da tutti i responsabili europei".

"Abbiamo evitato al Paese di andare a fondo"
Con la Finanziaria, ha detto Tremonti, abbiamo "evitato al Paese di andare a fondo", grazie "a scelte di legislatura". "Ci dicono: avete sbagliato sull'Ici. Poi ci dicono: dovevate diminuire le tasse alla classe media. Più classe media dell'Ici non lo so... Alitalia: senza intervento dello Stato sarebbero andati in cassa integrazione tutti i dipendenti. Alitalia falliva e questo comportava un costo enorme per le casse dello Stato. "Sentirmi dire che non abbiamo capito la crisi da gente che parlava di miracolo e da gente che nella storia è sempre stata dalla parte sbagliata, francamente... In ritardo? Tutti i paesi hanno iniziato i loro interventi a fine novembre 2008". "Rivendiachiamo con orgoglio di essere stati il primo governo a dire che i cittadini italiani non avrebbero perso un centesimo dei loro soldi depositati in banca", ha detto Berlusconi interrompendo Tremonti: "Se c'è un Governo che ha visto chiara la situazione identificando i rimedi più adeguati questo è stato il Governo italiano".

"Durante il vertice di Berlino - ha rivelato Tremonti - il presidente Berlusconi ha fatto il suo intervento, un intervento di grande importanza. E alla fine i socialisti mi dicevano: 'Per fortuna ci siamo noi a difendere il libero mercato' ". "Abbiamo agito nel modo giusto e ce lo dicono le istituzioni internazionali", ha detto Tremonti difendendo l'azione anti crisi del Governo.



RaiNews24
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venerdì, marzo 06, 2009

Attese oltre 1,4 milioni di bancarotte nel 2009 negli Stati Uniti

Wall Street
Wall Street

Supereranno gli 1,4 milioni le dichiarazioni di bancarotta quest'anno negli Stati Uniti, dopo il livello record gia' raggiunto nel 2008. In base ai dati diffusi dall'Ufficio Amministrativo dei Tribunali Usa, i fallimenti personali sono aumentati del 31% nel 2008 a 1.074.225 (da 822.590 nel 2007) mentre quelli aziendali sono balzati del 54% a 43.546 (da 28.322 un anno prima).

"Queste cifre confermano che le bancarotte sono in ascesa e continueranno ad aumentare per tutto il 2009. Noi ci aspettiamo che raggiungano o superino gli 1,4 milioni, soprattutto se il Congresso varera' la legge che consente ai proprietari di case di rinegoziare i mutui", ha detto Samuel Gerdano, direttore esecutivo dell'American Bankuptcy Institute che rappresenta giudici, avvocati ed altri esperti.

La nuova legislazione sui mutui, voluta dal presidente Barack Obama nell'ambito del piano di salvataggio per i proprietari di case, e' stata licenziata ieri dalla Camera dei Rappresentanti con 234 voti a favore e 191 contrari. Per il provvedimento si preannuncia battaglia in Senato, dove e' forte l'influenza delle lobby delle banche (contrarie alle legge), anche sull'ala moderata dei democratici.


RaiNews24