Dialogare con i talebani moderati "vale la pena", per verificare se qualcuno di loro "vuole partecipare ad uno Stato afgano stabile e sicuro". E' questo il messaggio del vicepresidente degli Stati Uniti, Joe Biden, in occasione della sua visita al quartier generale della Nato di Bruxelles, a conferma di quanto affermato dal presidente Barack Obama nell'intervista pubblicata domenica dal New York Times. Allo stesso tempo, il numero due della Casa Bianca ha annunciato i tempi per la scelta del successore dell'olandese Jaap de Hoop Scheffer al segretariato generale dell'Alleanza atlantica - il summit di Strasburgo-Kehl del 3-4 aprile - ma non ha fatto nomi.
Citando l'inviato speciale Usa per l'Afghanistan e il Pakistan, Richard Holbrooke, Biden ha spiegato che "solo il 5% dei talebani è incorreggibile, suscettibile a nient'altro che la sconfitta". Il 25%, ha continuato, sarebbe "incerto", mentre il 70% "lo fa per soldi". Quindi "vale la pena esplorare" le possibilità di dialogo, anche se spetta alle autorità di Kabul deciderne i termini. L'importante, ha insistito il vicepresidente Usa, "è che non deve compromettere il legittimo governo afgano". Ricollegandosi ancora all'intervista di Obama, Biden ha tratto un parallelo con la strategia Usa in Iraq, ricordando che nella provincia dell'Anbar sono stati coinvolti con successo alcune frange della rivolta sunnita. "L'idea che ogni ribelle sunnita fosse un sostenitore di Al-Qaida si è rivelata semplicemente falsa, e lo stesso principio vale" per l'Afghanistan, ha sostenuto.
Affaritaliani.it - Gli Usa: trattiamo con i talebani
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