giovedì, aprile 16, 2009

Wall St. positiva, bene banche, soffre hi-tech, Dj: +1,4%

New York, 15 apr. (Apcom) - Dopo due sedute consecutive negative, a Wall Street tornano gli acquisti, anche se sul mercato ha dominato una certa cautela dopo che sono giunti segnali di debolezza dal fronte economico. Il Dow Jones ha guadagnato l'1,38% a quota 8.029,62 punti, l'S&P 500 l'1,25% a quota 852,06, mentre il Nasdaq ha chiuso in rialzo dello 0,07% a 1.626,80 punti dopo una seduta passata in rosso sin dalle prime battute. Timidi segnali di stabilizzazione sono giunti dal Beige Book della Fed, da cui se da un lato e' emerso un quadro ancora piuttosto cupo dell'attivita' generale nel Paese, dall'altro è emersa una moderazione del rallentamento in cinque circostrizioni su dodici. In mattinata a preoccupare e' stata la situazione dell'attivita' industriale, dopo che la capacita' di utilizzazione degli impianti e' scesa per il quinto mese consecutivo, deludendo le attese degli analisti. La dinamica inflazionistica sembra invece rimanere sotto controllo. La performance dei prezzi al consumo e' risultata infatti migliore delle attese degli analisti, anche se riflette la debolezza dell'attivita' aziendali. Gli acquisti hanno interessato in particolare titoli di societa' come Procter & Gamble, considerate in grado di resistere alle difficili condizioni economiche, mentre per le azioni tecnologiche e' stata una seduta difficile, compromessa dalla delusione per l'outlook prudente di Intel, che ha perso il 2,44%. Tra i settori, finanziari e giganti del consumo riescono a tenere meglio degli altri. Sugli altri mercati, nel comparto energetico ancora in calo il greggio. I contratti con consegna maggio hanno ceduto 0,16 dollari a 49,25 dollari al barile. Sul valutario si indebolisce l'euro nei confronti del dollaro. Nel tardo pomeriggio di mercoledi' a New York il cambio tra le due valute e' di 1,3207. In lieve recupero l'oro: i futures con consegna giugno sul metallo giallo hanno guadagnato 1,50 dollari a 893,50 dollari l'oncia. Avanzano infine i Titoli di Stato Usa. Il rendimento sul Treasury a 10 anni e' sceso al 2,7590% dal 2,7860% di martedi'.
Borsa/ Wall St. positiva, bene banche, soffre hi-tech, Dj: +1,4% - Wall Street Italia
Reblog this post [with Zemanta]

domenica, aprile 12, 2009

Bankitalia: "Pil ancora in calo ma la recessione si attenua"

Banca d'ItaliaImage via Wikipedia

ROMA - "Si intravedono alcuni segnali di allentamento della forza della recessione". Gli economisti di Banca d'Italia fanno professione di prudente ottimismo, segnalando nel Bollettino semestrale che nel mezzo di una recessione durissima qualche primo "dato preliminare", specie negli Usa, "lascia sperare in rallentamento della caduta produttiva particolare con riferimento al mercato immobiliare e ai consumi".

Tra gli eventi positivi via Nazionale elenca le risposte di governi e banche centrali specie le decisioni prese dai capi di Stato al G20 di Londra: il rafforzamento della dotazione del Fondo Monetario Internazionale e i 250 miliardi di dollari per sostenere il commercio internazionale. Il Bollettino, in attesa di verificare gli effetti sull'economia reale dei vari pacchetti di stimolo approvati nel mondo, stima che l'aumento dei deficit pubblici sarà nell'ordine del 4% del Pil prodotto dai vari paesi coinvolti. Anche le banche centrali hanno contribuito a stabilizzare i mercati anche con azioni "non convenzionali" per assicurare la liquidità.

I dati 2008 e d'inizio d'anno raccontano ancora la parte più nera della crisi e anche il primo trimestre '09 dovrebbe chiudersi con il segno negativo (sarebbe la quarta volta consecutiva: dodici mesi di recessione conclamata). Il calo dell'inflazione (che scenderà fino all'estate) e dei tassi di interesse bassi non sembrano sufficienti a far riprendere i consumi. "Sono peggiorati i giudizi sul quadro economico e in particolare sull'andamento dell'occupazione" da parte delle famiglie, rileva il Bollettino. D'altronde la recessione ammonisce Via Nazionale, che è particolarmente severa e vicina ai livelli degli anni Sessanta con un calo della produzione del 5% nel primo bimestre dell'anno. Gli analisti intervistati a metà marzo da Consensus forecasts si attendono per l'Italia una contrazione media del pil del 2,8% nel 2009 (con rischi al ribasso) e una crescita appena positiva ( 0,3%) nel 2010. Il bollettino ricorda anche le previsioni dell'Ocse di un -4,3% del pil quest'anno e - 0,4% nel 2010.

Peraltro Banca d'Italia ricorda che nelle precedenti fasi recessive del 1974-75 e del 1992-93 le esportazioni avevano rapidamente riavviato l'attività della produzione industriale, favorite, rispettivamente dalla pronta ripresa del commercio internazionale e dalla svalutazione del cambio mentre ora "la natura globale dell'attuale recessione rende incerti i tempi del ritorno su un sentiero di crescita che secondo le istituzioni internazionali e i previsori privati potrebbe avviarsi nel prossimo anno". Fra i comparti industriali tuttavia, un effetto immediato di parziale ripresa arriva nel settore auto dove gli incentivi varati dal governo hanno avuto un aumento delle immatricolazioni nel primo mese di operatività e una crescita degli ordini ai concessionari.

Ancora a tinte fosche il fronte finanziario e bancario: la buona notizia è che nei primi mesi del 2009 è tornato alla normalità il mercato interbancario, ma in Italia diminuiscono sia la raccolta dai correntisti che i prestiti alla clientela. In particolare spicca una riduzione del 4,9% degli impieghi alle piccole e medie imprese: pesa sia la maggiore prudenza degli istituti che la minor domanda da parte dei privati (famiglie e società). La crisi ha fatto ridurre di un terzo gli utili complessivi del sistema bancario nel 2008 e peggiorato la qualità degli attivi. Tuttavia un effetto positivo potrebbe arrivare dai Tremonti-Bond. "In prospettiva - scrive Via Nazionale - l'offerta di credito potrà beneficiare degli interventi volti alla ricapitalizzazione delle banche italiane resi operativi dal governo". Altro fattore positivo sono il taglio dei dividendi e le azioni di capital management che hanno rafforzato il patrimonio delle banche.

Sui conti pubblici Bankitalia conferma che i due decreti anti-crisi non hanno portato differenze di saldo: vale a dire che i 7,5 miliardi di euro sono stati reperiti spostandoli da altri capitoli del bilancio. Il deficit è peggiorato ugualmente perché: "Nei primi tre mesi dell'anno le entrate tributarie di cassa sono diminuite del 5,4% rispetto allo stesso periodo del 2008" causa crisi e sgravi su Ici e Irap. Di conseguenza la spesa corrente è tornata sopra il 40% del Pil e sono cresciti fabbisogno e debito. Il rapporto tra quest'ultimo e il prodotto interno lordo è tornato ai livelli del 2005: 105,8%.
(11 aprile 2009)
Repubblica.it
Reblog this post [with Zemanta]

venerdì, aprile 10, 2009

AUTO: STAGNANTE TRATTATIVA TESORO-BANCHE SU CHRYSLER

AUTO: STAGNANTE TRATTATIVA TESORO-BANCHE SU CHRYSLER (AGI) - Roma, 10 apr. - La trattativa tra il Tesoro Usa e le banche creditrici sul debito di Chrysler e' a un "punto morto" a causa di un "divario multimiliardario" su quanto viene valutata la liquidazione della compagnia automobilistica Usa in caso di bancarotta. Lo rivela il Wall Street Journal, secondo il quale i principali creditori di Chrysler sono certi di poter ottenere 70 cent per ogni dollaro investito se la stessa Chrysler fosse scorporata e venduta a pezzi. Altri creditori invece sono piu' incerti e aspettano dati piu' dettagliati dalla compagnia. In ogni caso tutti gli oltre 40 grandi creditori sono furiosi per l'offerta del Tesoro, che gli ha chiesto di accettare 15 cent per ogni dollaro investito, e dunque di rinunciare all'85% dei propri crediti, ottenendo indietro solo un miliardo di dollari dei 6,8 che e' la cifra dei debiti totali di Chrysler. Secondo il WSJ i creditori non hanno presentato nessuna offerta al Tesoro ma lo faranno a breve. Dietro la trattativa c'e' infatti la scadenza del 30 aprile, che il presidente Usa, Barack Obama ha stabilito per trovare un accordo coi creditori e sull'alleanza con Fiat. Tra i principali creditori di Chrysler ci sono JP Morgan, Citigroup, Goldman Sachs e Elliott Management che vantano crediti per 4,3 miliardi di dollari. Nel suo piano presentato a febbraio Chrysler ha stimato che in caso di liquidazione i creditori avrebbero recuperato tra 11 e 43 cent per dollaro.
10/04/2009 - 09:39

mercoledì, aprile 08, 2009

Eva Longoria indossa  il jeans delle celebrities -- LASTAMPA.it

Eva Longoria at the NBA All-Star WeekendImage via Wikipedia

L’attrice Eva Longoria è stata fotografata mentre indossava un paio di J Brand, modello Boyfriend “Steve”.

E’ il jeans che ogni donna almeno una volta ha rubato dal guardaroba del fidanzato: silhouette “baggy” , vita bassa, risvolto che lo rende volutamente maschile. Il denim utilizzato, sebbene “rude”, delinea la silhuette femminile, acquistando sempre più morbidezza con l’uso.
Molto sexy se indossato con tacchi alti, sportivo e pratico con zeppe e scarpe basse.

“Quanto è cute questo look” ha dichiarato Susie Crippen, direttore creativo del marchio che ha aggiunto: “con la sua grande ironia Eva è la perfetta interprete del Boyfriend Jeans”
ASTAMPA.it
Reblog this post [with Zemanta]

La piccola lista di Berlusconi | Italia dall'Estero

Stampa questo articolo Stampa questo articolo

La piccola lista di Berlusconi

Pubblicato martedì 31 marzo 2009 in Inghilterra

[Guardian]

Silvio Berlusconi sembra intenzionato al dominio politico totale dell’Italia e ha appena fatto un altro passo avanti in questa direzione.

Da qualche parte nei meandri di una delle sue ville, Silvio Berlusconi deve avere una lista dei diversi ostacoli che gli impediscono di controllare completamente l’Italia. Questo fine settimana è riuscito a spuntare un altro elemento della lista.

Di fronte ad una folla adulante, è stato acclamato capo del suo nuovo partito, il Popolo della Libertà. In realtà, il partito esisteva già dal novembre 2007 e ha vinto le elezioni politiche dell’anno scorso ottenendo una maggioranza sostanziale in entrambe le camere. Tuttavia, si trattava ancora di un partito composito, formato dalla sua Forza Italia e dalla formazione post-fascista Alleanza Nazionale, finché quest’ultima non ha deciso ufficialmente di sciogliersi la scorsa settimana. Adesso c’è un solo partito di centro-destra in Italia e Berlusconi ne è il capo unico ed indiscusso.

Durante il suo primo completo mandato, dal 2001 al 2006, Berlusconi aveva dovuto affrontare i suoi problemi economici e giudiziari; durante il secondo sta rivendicando il diritto di marcare l’era come “Berlusconiana”. Da quando è stato rieletto, si è garantito l’immunità giudiziaria e il suo tentativo di ridurre i poteri della magistratura è sulla buona strada: è in esame al Parlamento un disegno di legge per la riforma che vorrebbe dare i poteri di pubblica accusa a un equivalente del Crown Prosecution Service [N.d.T.: il Pubblico Ministero nell'ordinamento inglese] controllato politicamente. I risultati in Italia sarebbero assai prevedibili. Un’altra proposta di legge ridurrà i poteri degli inquirenti nel fare uso delle intercettazioni telefoniche.

Sta usando la recessione come scusa per avere controllo sulla finora molto indipendente Banca d’Italia e sta cercando di dare all’esecutivo il controllo sul credito. Il governatore della banca, Mario Draghi, è una persona determinata e ha fatto capire di essere intenzionato a lottare, così Berlusconi potrebbe non vincere in questo caso.

La crisi, inoltre, gli offre l’occasione di minare il potere delle regioni, dei governi locali e del Presidente della Repubblica. Ha presentato un disegno di legge che permetterebbe agli italiani con casa di proprietà, o almeno quelli che abitano nelle villette e sono in buona parte elettori del centro-destra, di aumentare il volume delle loro proprietà del 20%, al fine di stimolare il consumo. Non ci sarebbe quasi alcun controllo da parte degli amministratori locali.

Gli ambientalisti e gli operatori turistici di alta fascia rabbrividiscono di fronte a questa prospettiva così come gli amministratori locali (perfino quelli del centro-destra), i quali la considerano come un’erosione dei propri poteri. Berlusconi vorrebbe farne un decreto legge con applicazione immediata, piuttosto che “perdere tempo” con il regolare processo legislativo in Parlamento, che impiegherebbe mesi e che potrebbe essere emendato. Questa proposta di legge dovrebbe poi essere firmata dal Capo dello Stato e si potrebbe verificare una stagnazione.

Si è già scontrato una volta con il Presidente Napolitano, quando questi il mese scorso si era rifiutato di firmare un decreto legge che avrebbe annullato il verdetto della Corte Suprema che autorizzava Beppe Englaro a staccare il macchinario che teneva artificialmente in vita sua figlia. Berlusconi ha sfruttato l’ondata emotiva che circondava il caso Englaro per sfidare i poteri residui del Presidente e del Tribunale, cercando di far approvare in tutta fretta un disegno di legge in Parlamento. La proposta di legge, che con ogni probabilità verrà approvata, andrà quasi sicuramente a ridurre qualsiasi diritto ora in possesso degli italiani ad un testamento biologico. Naturalmente Berlusconi ha avuto l’appoggio non solo della destra, ma anche di molti cattolici di sinistra, oltre a quello delle autorità ecclesiastiche, se non di tutto il clero. In cambio dell’appoggio elettorale ricevuto dalla Chiesa ci saranno aiuti finanziari per le scuole Cattoliche seguendo il motto “libertà di religione”, strombazzato da Berlusconi nel suo discorso di domenica.

Malgrado tutto ciò, Berlusconi domenica si è lamentato che “il Presidente del Consiglio non ha potere”. Questa è sfacciataggine vera e propria, ma l’affermazione ha un significato chiaro e pratico. Berlusconi vuole avere il potere di sciogliere le Camere (detenuto al momento dal Capo dello Stato) in modo da avere un’arma con cui minacciare la coalizione alleata, la Lega del Nord di Umberto Bossi, un altro punto nella sua lista. E il punto seguente è quello di raggiungere il 51% alle elezioni europee. E continua così.

[Articolo originale di James Walston]




Italia dall'Estero

I migliori rendimenti sul mercato domestico

I 5 titoli con la migliore performance di mercato, misurata come differenza delle chiusure giornaliere, nelle ultime 10 sedute tra quelli di S&P/Mib, Midex ed una selezione dello Star.

SEAT PG nelle ultime 10 sedute ha fatto registrare un rialzo del 226.83 % ( -13.86 % la differenza tra le ultime 2 chiusure).

INDESIT nelle ultime 10 sedute ha fatto registrare un rialzo del 34.9 % ( -4.43 % la differenza tra le ultime 2 chiusure).

FIAT nelle ultime 10 sedute ha fatto registrare un rialzo del 33.85 % ( -4.81 % la differenza tra le ultime 2 chiusure).

PIRELLI REAL E nelle ultime 10 sedute ha fatto registrare un rialzo del 32.06 % ( -1.36 % la differenza tra le ultime 2 chiusure).

EXOR nelle ultime 10 sedute ha fatto registrare un rialzo del 25.42 % ( -2.33 % la differenza tra le ultime 2 chiusure).

(A.M.)

LaStampa.it

Piazza Affari regina d'Europa, l'S&P/Mib chiude a +2,28%

Tornano gli acquisti a Piazza Affari dopo il segno meno delle prime due sedute dell'ottava. In chiusura di giornata l'indice S&P/mib ha strappato un rialzo del 2,28% a quota 16.939 punti, progresso decisamente più marcato rispetto a quelli delle altre principali Borse del Vecchio continente.
Yahoo! Finanza

mercoledì, aprile 01, 2009

Italia Gossip: I deputati temono i chili di troppo. Appello per 'la cyclette' alla Camera

Italia Gossip: I deputati temono i chili di troppo. Appello per 'la cyclette' alla Camera: "Camera dei DeputatiImage by zio Paolino via Flickr

Adnkronos Politica: ''Per prevenire malattie cardiovascolari'

I deputati temono i chili di troppo. Appello per 'la cyclette' alla Camera

La proposta è di Domenico Di Virgilio, vicepresidente Pdl a Montecitorio per 'permettere ai deputati di fare attività fisica nelle lunghe ore di seduta' in aula. L'idea è di una sorta di pedaliere da mettere sotto le poltrone'

Roma, 26 mar. (Adnkronos/Ign) - 'La prevenzione è importante, e faccio un appello al presidente della Camera Gianfranco Fini per installare delle pedaliere sotto le poltrone dell'aula, in modo che i deputati possano fare attività fisica nelle lunghe ore di seduta'. A lanciare la proposta è Domenico Di Virgilio, vicepresidente Pdl a Montecitorio, in occasione dell'iniziativa 'Cuori e Motori', promossa dalla Società italiana di cardiologia con il supporto di Takeda e il patrocinio della Camera dei Deputati.

In attesa della 'cyclette' meglio tenersi leggeri a tavola. 'Proprio per prevenire le malattie cardiovascolari - conclude Di Virgilio - invitiamo a mangiare poco, non fumare e non bere alcolici'."