giovedì, ottobre 16, 2008

I 5 titoli con la migliore performance di mercato

Trend Online: "I 5 titoli con la migliore performance di mercato, misurata come differenza delle chiusure giornaliere, nelle ultime 10 sedute tra quelli di S&P/Mib, Midex ed una selezione dello Star.

AZIMUT nelle ultime 10 sedute ha fatto registrare un rialzo del 17.43 % ( -2.48 % la differenza tra le ultime 2 chiusure).

MARIELLA BURANI nelle ultime 10 sedute ha fatto registrare un rialzo del 12.97 % ( 0.07 % la differenza tra le ultime 2 chiusure).

PIAGGIO nelle ultime 10 sedute ha fatto registrare un rialzo del 5.33 % ( -0.88 % la differenza tra le ultime 2 chiusure).

SEAT PG nelle ultime 10 sedute ha fatto registrare un rialzo del 5.33 % ( 6.44 % la differenza tra le ultime 2 chiusure).

ITALCEMENTI nelle ultime 10 sedute ha fatto registrare un rialzo del 4 % ( -3.01 % la differenza tra le ultime 2 chiusure)."

Autostrade: Commissione Ue Chiude Procedura Contro Italia Su Concessioni

Bruxelles, 16 ott. - (Adnkronos/Aki) - La Commissione europea ha deciso di chiudere la procedura di infrazione contro l'Italia per le restrizioni alla libera circolazione dei capitali e alla liberta' di stabilimento, in quanto in seguito ad una serie di riforme nel settore autostradale italiano Roma ha dissipato i dubbi di Bruxelles. Lo rende noto un comunicato diffuso dall'esecutivo Ue.

Yahoo! Finanza

Fiat e la recessione: per gli analisti alcune paure del mercato sono ingiustificate

Chart
Al pari di molte altre blue chips di Piazza Affari, anche Fiat (Milano: F.MI - notizie) risente delle negatività che sta interessando l'indice S&P/Mib, dopo essersi lasciato alle spalle un'altra seduta difficile. Ieri infatti il titolo ha archiviato gli scambi con una flessione di quasi cinque punti percentuali, ma continua a perdere terreno anche oggi pur essendo riuscito già a recuperare dai minimi segnati nella prima parte della mattinata. Dal bottom a 7,155 euro, le azioni del Lingotto hanno risalito la china, presentandosi negli ultimi minuti a quota 7,49 euro, con un rosso del 3,1% e oltre 12 milioni di titoli già passati di mano.
Fiat risente della negatività che sta interessando l'intero settore non solo in Europa, ma anche è soprattutto in America, basti pensare alle critiche condizioni di Ford e General Motors (NYSE: GM - notizie) . La crisi finanziaria sta alimentando sempre più i timori di una recessione su scala globale che inevitabilmente si rifletterà sull'attività dei produttori di auto. Gli ultimi dati sulle immatricolazioni del resto continuano ad evidenziare un calo sempre più accentuato delle vendite e non più tardi di ieri si è appreso che a settembre in Europa la flessione è stata di oltre otto punti. Si è difeso molto bene invece il gruppo del Lingotto che ha riportato una contrazione decisamente più contenuta dell'1,4%.
A tal proposito gli analisti di Unicredit (Milano: UCG.MI - notizie) fanno notare che il momento attuale è particolarmente negativo per il settore auto, pur mettendo in evidenza che il trend dei volumi fatto registrare da Fiat al di fuori dei confini nazionali si confermi degno di nota. Anche per questo motivo gli esperti non cambiano strategia sul titolo e suggeriscono di acquistare con un prezzo obiettivo a 17,7 euro.
Una conferma positiva giunge anche da Euromobiliare che mantiene il rating “buy” su Fiat con un target price a 16,9 euro. A detta della SIM milanese, dall'ultimo Salone dell'Auto di Parigi, sono arrivati alcuni spunti positivi di breve periodo, ma nessuna novità nel medio termine, considerando che non sono emerse indicazioni che consentano di aumentare la visibilità per il 2009.

A scommettere su Fiat è anche Cheuvreux secondo cui il titolo è destinato a sovraperformare il mercato, anche se questo non ha impedito di ridurre il fair value da 14 a 10,5 euro. Tale valutazione incorpora per il broker francese uno scenario di tipo recessivo per la domanda di auto in Europa con una flessione attese nell'ordine del 16% peril periodo 2008-2009. Nonostante ciò gli esperti ritengono che Fiat potrebbe fare meglio del mercato di riferimento, guadagnando ulteriori quote in Europa, dove la domanda si sta spostando gradualmente verso le auto di dimensioni minori, ossia su quelle in cuiil Lingotto concentra gran parte della sua produzione.
Secondo Mediobanca il mercato e il consensus stanno delineando un quadro troppo pessimistico, segnalando che Fiat sconta una flessione delle vendite nell'ordine dell'8%/10%, mai registrato fino ad ora. Gli esperti però mantengonoil rating “neutral” su Fiat, con un fair value a 9,9 euro, ritenendo che il profilo di rischio/rendimento non sia attraente, al pari della valutazione rispetto a quella dei competitors.
Maggiore cautela viene suggerita da Citigroup (NYSE: C - notizie) che ha deciso di confermare la raccomandazione “underweight” sul settore auto a livello europeo, segnalando tuttavia che Fiat resta comunque una delle scelte preferite.
Un invito alla prudenza giunge infine anche dal Credit Suisse che in uno studio dedicato al comparto delle quattro ruote, ha deciso di mantenere invariata la sua strategia sulle azioni del Lingotto ad “underperform” con una riduzione del prezzo obiettivo da 10 a 7 euro. Andando indietro nel tempo e facendo un confronto con le valutazioni del biennio '92-'93, gli esperti fanno notare che i titoli del settore a livello europeo sembrano già scontare una recessione. Ciò però non è da leggere in maniera così negativa come potrebbe sembrare a prima vista, perché le prospettive di una fase recessiva come quella del 1993 sembrano essere più un sollievo che una minaccia.
Gli analisti ricordano infatti che in quell'anno l'intero comparto realizzò un rally di quasi il 50%, a fronte di un calo delle vendite. Affinchè però ciò avvenga anche nell'attuale contesto sarà necessario che venga riapertoil mercato del credito, perché questo consentirebbe alle aziende di rifinanziare le loro attività. Se da una parte i timori sulla liquidità finanziaria di breve termine sono esagerati, dall'altra le società devono ridurreil leverage delle loro divisioni finanziarie. In ogni caso per il Credit Suisse è ancora prematuro tornare ad avere una view positiva sul comparto, motivo per cui il consiglio è quello di realizzare acquisti solo su alcuni titoli come BMW (Xetra: 519000 - notizie) , Michelin (Parigi: FR0000121261 - notizie) e Porsche (Xetra: 693773 - notizie) .


Yahoo! Finanza

Borse Asia a picco: Tokyo-11% L'Europa apre male, poi lieve recupero - Diretta - Repubblica.it

Borse Asia a picco: Tokyo-11%
L'Europa apre male, poi lieve recupero

A metà giornata le Borse europee tentano un recupero dopo una pessima partenza, ma rimangono comunque ampiamente in territorio negativo. Male Unicredit, Intesa San Paolo e Fiat. Ieri giornata nera per i mercati internazionali, affondati dai timori della recessione. L'Europa ha bruciato 353 miliardi, mentre Wall Street ha chiuso con un tonfo dell'8%. Oggi i mercati asiatici hanno risposto con ribassi su tutte le piazze: A Tokyo il Nikkei ha chiuso con -11,4%, peggior calo dal 1987


Timidi rialzi sui futures dei maggiori indici di Wall Street, che suggeriscono un possibile rimbalzino positivo - tutto da verificare - dopo la caduta di ieri. A oltre due ore e mezza dall'avvio degli scambi, i futures sul Dow Jones avanzano di 61 punti, pari al più 0,72 per cento, quelli sul Nasdaq di 10,50 punti, o più 0,85 per cento, e i futures sullo S&P 500 aumentano di 7,60 punti, pari al più 0,84 per cento. Ieri il Dow Jones ha siglato li scambi con un tracollo del 7,87 per cento, o oltre 733 punti.

Otto gruppi bancari europei del credito cooperativo hanno stretto un accordo per prestarsi a vicenda fondi fino ad un ammontare di 15 miliardi di euro, una iniziativa con cui puntano a "ristabilire fiducia nel settore bancario". Si tratta delle otto associate nel Gruppo Unico, creato nel 1977 e che include la Francese Crédit Agricole, la tedesca Dz Bank, l'italiana Iccrea, la finlandese Pohjola, l'olandese Rabobank, l'austriaca Raiffeisen Zentralbank, la svizzera Raiffeisen Switzerland e la spagnole Banco Cooperativo Espanol.


Pesanti le principali borse europee in vista di un'avvio che si preannuncia negativo anche per Wall Street, come indica il calo dei contratti futures sugli indici di borsa americani, di nuovo in territorio negativo dopo il rimbalzo di metà mattina. Parigi segna un calo del 4,6%, al pari di Amsterdam, mentre Stoccolma (-0,96%) e Zurigo appaiono relativamente al riparo dall'ondata di vendite che interessa anche oggi le borse continentali, inclusa Londra (-3,98%).

Air India, la maggiore compagnia aerea indiana, a controllo statale, ha annunciato oggi che, a causa della crisi finanziaria che sta investendo anche il settore aereo, sta pensando di lasciare senza lavoro e stipendio per 3-5 anni fino a 15.000 suoi dipendenti. Lo ha annunciato il Managing Director Raghu Menon.

Prosegue debole Piazza Affari, che si mantiene comunque al di sopra dei minimi toccati nella prima mezz'ora di scambi. Il Mibtel segna un calo del 2,6% a 16.403 punti e lo S&P/Mib del 2,67% a 16.391 punti, con cali accentuati per il settore bancario. Sotto pressione Intesa Sanpaolo (-6,65% a 3,05 euro), insieme a Unicredit (-3,62% a 2,39 euro), Bpm (-3,97% a 4,41 euro) ed Mps (-3,42% a 1,49 euro). In controtendenza Mediobanca (+0,9% a 8,93 euro) e il Banco Popolare (+2,37% a 9,25 euro). In campo assicurativo contrastate Generali (-2,35% a 21,17 euro) e Fondiaria-Sai (+1,61% a 13,9 euro).

I tassi interbancari in euro sono in calo anche oggi. L'Euribor a tre mesi - calcolato ogni giorno dalla European Banking Federation - è sceso per il quinto giorno consecutivo collocandosi al 5,09%, otto punti base in meno rispetto al 5,17% di ieri.
In calo anche l'Euribor a un mese, al 4,77% dal 4,87% di ieri, e quello a una settimana, al 4,05% dal 4,10% di ieri.

La Borsa recupera dai minimi dopo un avvio drammatico (-4,44% in apertura), in linea con le altre piazze europee dopo il crollo di Tokio e il forte calo di ieri a Wall Street. Dopo quasi due ore di attività, il mercato appare molto volatile e gli andamenti dei singoli titoli oscillano con ampi spread fra minimo e massimo. Il Mibtel scende dell'1,89% e tutti i titoli inizialmente sospesi per eccesso di ribasso sono tornati alle contrattazioni (fra gli altri, Enel cede lo 0,66%, Stm il 2,96%). Scendono ancora i principali bancari (Unicredit -3,52%, Intesa Sanpaolo -6,12%) e assicurativi (Generali -2,95%) e i petroliferi (Eni -4,36% , Saipem -3,73%) ma anche i telefonici (Telecom Italia -3,01%, Fastweb -4,09%). In calo anche gli industriali (Fiat -3,53%). Fra i titoli in controtendenza spiccano le Snam Rete Gas (+1,16%), Parmalat (+1,02%), Buzzi Unicem (+4,37%), Atlantia (+3,4%) e, nello speculato comparto bancario, il Banco Popolare (+2,26%) e Mediobanca (+0,51%). Bene anche Rcs (+0,65%).

I futures di borsa di New York invertono il segno, indicando che Wall Street potrebbe rimbalzare dopo aver segnato, ieri, la sua peggior seduta dal crollo delle borse del 1987. I futures sullo S&P 500 guadagnano l'1,5% dopo un calo dell'indice, ieri, di oltre il 9%. I futures sul Dow Jones segnano +45 punti a 8.549 e quelli sul Nasdaq +10,75 punti a 1.239,75.

Ubs in altalena oggi alla borsa di Zurigo, dopo l'intervento della confederazione svizzera e della Banca centrale per eliminare le posizioni a rischio del bilancio della prima banca del Paese: dopo un'apertura in tonfo (oltre -7%) ora il titolo ha invertito la rotta e guadagna il 5,48%.

Sospensione in Piazza Affari per il titolo Atlantia per eccesso di rialzo con un rialzo teorico del 5,28% a 13,98 euro.

Piazza Affari recupera in parte le perdite dopo un'ora dall'inizio delle contrattazioni. Il Mibtel segna -1,8% e l'S&P Mib -2%. Sul listino principale in rally Buzzi Unicem (+4,4%), sospesa per eccesso di rialzo e poi riammessa. Molto bene anche Atlantia (+5,5%) e Parmalat (+2,2%). In rialzo anche Bulgari (+1%) nonostante oggi Deutsche bank abbia tagliato i target price da 6,4 a 5,5 euro.

Incontra oggi i vertici dell'economia il presidente russo Dmitri Medvedev, a Gorki, alle porte di Mosca. Sull'onda del crollo della borsa. Presente alla riunione il primo vice premier Igor Shuvalov, il capo dell'amministrazione presidenziale Sergej Narishkin, il vicepremier e ministro delle finanze Aleksej Kudrin e il consigliere del presidente Arkadi Dvorkovich.

Oltre alla crisi dei mercati globale, sulla borsa russa sta influendo negativamente il ritardo nel sostegno dello stato alle banche e le promesse iniezioni di liquidità.

Dopo il crollo degli indici in apertura a Piazza Affari, che avevano visto il primo Mibtel perdere quasi 5 punti percentuali, in linea con le altre borse europee, in meno di un'ora di contrattazioni lentamente inizia il recupero. Il Mibtel risale di un paio di punti, contenendo la perdita a -2,89%. Lo stesso per l'AllStars che recupera fino a segnare -2,12% e l'S&P/Mib a -3,24%.

Il Consiglio europeo esprime "solidarietà agli sforzi compiuti dall'Islanda, un Paese che è fortemente integrato con il mercato unico europeo e che necessita del sostegno della comunità internazionale": è quanto si legge nell'ultima versione della bozza di conclusioni del vertice dei capi di stato e di governo dell'Ue in corso a Bruxelles.

A circa mezz'ora dall'avvio delle contrattazioni i listini europei limitano le perdite e ora si attestano su cali dell'ordine del 3%. A Milano il Mibtel segna -2,7% e l'S&P/Mib -2,94%. Riducono il rosso anche Francoforte -3%, Parigi -3,05% e Zurigo -1,33%. Londra segna un ribasso del 3,4%, Francoforte del 4,2%.

Brusco scivolone per la borsa di Mosca all'avvio. L'indice di riferimento Rts perdeva nei primi scambi il 7,10% a 732,94 mentre il Micex (in rubli) dopo aver registrato una flessione superiore all'8% è stato sospeso per un'ora. Crollano le azioni di Gazprom che segnava un -11% in apertura.

La presidenza francese dell'Ue - di fronte all'acuirsi della crisi finanziaria - prova a rilanciare la proposta di un sistema di vigilanza a livello europeo per banche e assicurazioni. Nell'ultima versione delle conclusioni del vertice dei leader dell'Ue - in corso a Bruxelles - è stato infatti aggiunto un passaggio in cui si sottolinea la necessità di un rafforzamento della supervisione sui mercati "in vista dello sviluppo di un sistema coordinato di vigilanza a livello europeo".

Nuova brusca frenata per le borse asiatiche sulla scia del crollo notturno di Wall Street. I timori di recessione hanno riportato il segno meno sui listini. Tokyo ha chiuso a picco (-11,41%), Seul ha perso il 9,44% registrando la maggior flessione in almeno 11 anni, e Taiwan il 3,25%. Shanghai e a Hong Kong, dove la seduta è ancora in corso, cedono rispettivamente il 4,25% e il 7,74%.
Gli investitori sperano in un'azione governativa a sostegno dei mercati.

E' completamente in rosso il paniere di riferimento di Piazza Affari nella prima mezz'ora di contrattazioni. Con il Mibtel in calo del 5,43% a 15.925 punti e lo S&P/Mib del 6,07% a 20.873 punti.

Il Giappone è pronto a convocare un vertice straordinario dei leader del G8 di fronte a un peggioramento della crisi finanziaria.
Il primo ministro nipponico, Taro Aso, ha detto in parlamento che i leader mondiali stanno valutando una riunione per far fronte alle gravi turbolenze finanziarie e che il Giappone è impegnato a impedire che l'economia mondiale possa deteriorarsi al punto tale da giustificare un incontro tra i capi di Stato e di governo del club degli Otto Grandi, di cui fanno parte oltre al Sol Levante (che quest'anno regge la presidenza), Usa, Regno Unito, Germania, Francia, Italia, Canada e Russia.

In picchiata la Borsa di Londra, che dopo un'apertura in flessione moderata (-1,86%), perde ora il 5,86%.

Petrolio ancora in flessione sui timori crescenti di una profonda recessione globale. Sul circuito elettronico a New York il future sul greggio per consegna novembre accusa un calo di oltre 2 dollari scivolando a 72,15 dollari al barile mentre a Londra il brent per consegna novembre cede 2,17 dollari a 68,63 dollari al barile dopo il brusco calo di ieri di quasi 4 dollari.

Pioggia di vendite a Piazza Affari. Tra i 40 titoli principali solo buzzi evidenzia un frazionale rialzo. Sul resto del paniere profondo rosso. Intesa Sanpaolo, Seat e L'Espresso lasciano sul terreno oltre il 9%, Unicredit perde l'8,45% e Fastweb l'8,75%.

Partenza pesante per le borse europee sulla scia del crollo di Wall Street e Tokyo. A Madrid indice subito in picchiata del 4,27%, peggio ancora Francoforte e Parigi che lasciano sul terreno il 5%. Zurigo cede il 4,15%. A Milano il Mibtel perde il 4,44%, a 16.093 punti. L'indice S&P/Mib cede il 4,88%, l'All Stars segna -2,69%. A Piazza Affari Unicredit -9,5%, Fiat -6,8%. Difficoltà anche per Intesa Sanpaolo, che cede il 7,26% a 3,03 euro.

La Banca centrale europea ha reso noto di aver messo a disposizione della Banca centrale ungherese liquidità per 5 miliardi di euro. L'accordo permetterà alla Banca centrale ungherese di far fronte alle richieste di liquidità in euro riscontrate nel proprio Paese che nel corso delle ultime settimane sta risentendo in maniera sempre più marcata della crisi del credito.

La nuova ondata di ribassi che sta spazzando i mercati finanziari mondiali sta avendo forti ripercussioni anche sul valutario. In avvio di scambi, l'euro tratta infatti a 1,3366 dollari, in netto calo rispetto agli 1,3571 dollari di ieri. L'euro scambia inoltre a 0,7763 sterline (da 0,780) e 133,56 yen (da 137,53). Il dollaro per contro scambia a 1,7234 sterline, in deciso recupero da 1,7441 mentre perde rispetto allo yen a 99,84 yen (da 101,31).

Aumento di capitale per le prime due banche svizzere, Ubs e Credit Suisse. In particolare, spiega un comunicato, Ubs otterrà l'aiuto del governo e aumenterà il capitale di 6 miliardi di franchi svizzeri. Per quanto riguarda Credit Suisse, l'aumento di capitale avverrà attraverso l'emissione di azioni e obbligazioni fino a un massimo di 10 miliardi di franchi, per portare l'indice di patrimonializzazione Tier1 al 13,7%.

Petrolio in calo sul mercato elettronico after hours di New York. Il greggio con consegna a novembre è scambiato a 72,96 dollari al barile (-2,1%). Dai record fatti segnare a luglio, e in scia all'allarme recessione, il petrolio ha ormai perso oltre il 50% del valore.

Avvio in ribasso per l'euro sui mercati valutari del vecchio continente. Alle 8 la moneta unica viene scambiata a 1,3381, in flessione rispetto alla rilevazione ufficiale della Bce fissata ieri a 1,3625.

La borsa di Tokyo ha chiuso le contrattazioni con un nuovo crollo: Nikkei -11,41%. La piazza nipponica precipita a quota 8.458,45 punti, 1089,02 in meno della chiusura di ieri, pressoché annullando i guadagni delle ultime due sedute.

Il primo ministro giapponese ha dichiarato che il salvataggio delle banche statunitensi è "insufficiente" e ha contribuito a rinnovare il precipitare delle borse in tutto il mondo. Il premier è intervenuto in Parlamento oggi sostenendo che "poiché è insufficiente, il mercato sta di nuovo crollando".


Repubblica.it