venerdì, agosto 08, 2008

La disoccupazione negli Usanon frena i mercati dell'Europa

MILANO - La crescita della disoccupazione americana al di sopra delle attese e i risultati negativi di alcuni colossi europei come Allianz non sono riusciti a fermare il recupero delle Borse del Vecchio Continente, che hanno chiuso in leggero rialzo, salvo cali frazionali per Francoforte e Londra. La Bce ha deciso di lasciare i tassi invariati al 4,25%, ma la scelta era stata già ampiamente scontata dai mercati; viceversa il dato sulle richieste dei sussidi Usa, che sono volate a quota 455 mila (un massimo che non si vedeva dal 2002) ha messo sotto pressione Wall Street. E così Piazza Affari il Mibtel ha chiuso in rialzo dello 0,45% a quota 22.267 e l'S&p/Mib dello 0,48% a 29.154 punti. Il settore che oggi si è messo più in luce è quello dei titoli energetici, dopo che il petrolio è tornato sopra quota 120 dollari al barile: Saipem (più 4,8%) ed Eni (più 2,1%) le più brillanti. Ma anche le banche, che nelle ultime sedute erano rimaste in ombra, sono tornate e recuperare tutte terreno. La regola non funziona invece per i titoli assicurativi, da una parte spaventati dai dati della tedesca Allianz e dall'altra rincuorati


dalla semestrale migliore del previsto della francese Axa. E così Generali (più 0,3%) è salita meno dell'indice principale, Alleanza ha perso lo 0,2% e Fonsai ha ceduto ancora l'1,9 %. Contrastati i titoli telefonici, Telecom (meno 3,6%) è sprofondato dopo aver lanciato un allarme utili sulla sua divisione brasiliana, quella a cui il gruppo guidato da Franco Bernabè ha demandato buona parte della crescita futura. Fastweb, invece, ha riportato risultati migliori delle attese, festeggiando in Borsa con un più 6,6%. Domani sarà la volta di Tiscali: il mercato non si attende nulla di buono visto che anche oggi ha chiuso in calo dell'1,5%%. La società che fa capo a Renato Soru ha avviato lo scorso gennaio un processo di vendita, che al momento si è concluso con un nulla di fatto. Nel frattempo però l'amministratore delegato e il direttore finanziario delle attività italiane se ne sono andati, e la situazione per l'Internet service provider si fa sempre più difficile.

Nessun commento: