sabato, marzo 28, 2009

Videopoker, avellinese denuncia marito alla Finanza

AVELLINO (26 marzo) - Ha denunciato la dipendenza del marito da videopoker: ha descritto i locali e gli orari. Soprattutto ha chiesto aiuto alla Guardia di Finanza. Al telefono, tra le lacrime, ha detto: «Fate un controllo, le macchinette sono truccate. In casa lavora solo mio marito e sta sperperando tutti i soldi». La segnalazione è pervenuta al Comando provinciale di Avellino. Mamma di due bimbi, la donna non ha voluto lasciare le sue generalità ma, nei dettagli, ha però descritto come il videopoker attanaglia la vita del marito. «Sono una moglie disperata - ha detto al telefono - fate un controllo nel circolo che vi ho indicato. Non ho più i soldi per poter dare ai miei figli una vita dignitosa. Ho davvero bisogno di aiuto».

mercoledì, marzo 25, 2009

Usa/ Obama vuole risparmiare sulle spese per la difesa

Washington, 25 mar. (Ap) - Il presidente statunitense Barack Obama, rispondendo ai giornalisti durante la conferenza stampa alla Casa Bianca, ha detto di voler economizzare i danari dello Stato per quanto riguarda le spese militari, pur rispettando la sicurezza e i diritti degli ex combattenti. Il paese può restare sicuro e i reduci essere curati come meritano riducendo il bilancio, ha detto in sostanza il presidente. Obama ha ha riferito di aver già realizzato economie di 40 miliardi di dollari (29,7 miliardi di euro) sugli acquisti della difesa controllando i prezzi di mercato e l'attività delle lobby e ha detto di prevedere altre economie limitando gli sprechi nei sistemi d'arma che costano miliardi di dollari.
Wall Street Italia

sabato, marzo 21, 2009

Disoccupazione: torna a crescere dopo 9 anni, allarme Sud

Sacconi: dati confortanti. Sindacati: eggiora al Mezzogiorno

La maglia nera della disoccupazione va alle regioni del Mezzogiorno con un indice al 12% quasi doppio rispetto alla media nazionale. Ma a soffrire sono anche le regioni del Centro (6,1%), mentre al Nord la disoccupazione è limitata al 3,9%. A trovarsi senza lavoro sono sia uomini che donne. L'aumento della disoccupazione maschile (+98.000 unità) dipende in misura significativa da quanti hanno perso il lavoro (+73.000 unità). L'allargamento dell'area della disoccupazione femminile (+88.000 unità) è invece legata soprattutto alla crescita delle ex-inattive, in particolare al Sud. Ma ad essere colpiti sono anche gli stranieri con un tasso di disoccupazione che sale all'8,5%.

A frenare è anche l'occupazione che, negli ultimi tre mesi del 2008, si attesta ai minimi degli ultimi 13 anni: il numero di occupati risulta pari così a 23.349.000 unità e il tasso d'occupazione scende di tre decimi di punto al 58,75%.

I dati Istat, secondo Cgil, Cisl e Uil, certificano lo stato di crisi e dimostrano come la situazione al Sud sia peggiorata. Le cifre, afferma il segretario confederale della Cgil, Fulvio Fammoni, "certificano lo stato di crisi: si ferma il numero degli occupati, come da noi già segnalato, in modo particolarmente drammatico nel Mezzogiorno". Secondo il segretario confederale della Cisl, "nel Mezzogiorno tutti gli indicatori sono peggiorati molto di più che nel resto del Paese". Santini chiede "tempi rapidi" per l'attuazione delle norme sulla Cig e di sostegno ai precari: servono subito le risorse. Anche per il segretario confederale della Uil, Guglielmo Loy siamo "sull'orlo di un precipizio". Rimane aperta la questione del lavoro "debole", come il part time e il tempo determinato ma, soprattutto, sottolinea, "emerge nella sua drammaticità la questione Mezzogiorno che vede confermato il calo di occupati già manifestato nei mesi precedenti.

Roma, 20 mar. (Apcom) - Dopo nove anni di ininterrotta diminuzione torna a crescere nel 2008 il numero dei disoccupati. Era dal 1999 che non si verificava una tale inversione di tendenza e a farne le spese sono soprattutto le regioni del Sud. Nella media dell'anno, il tasso di disoccupazione, secondo i dati Istat, sale al 6,7% dal 6,1% del 2007 e l'effetto della crisi economica si fa sentire soprattutto sull'ultimo trimestre con un indice che balza al 7,1% dal 6,6% del periodo ottobre-dicembre 2007. Raddoppiano a quota 115mila, poi, nel IV trimestre del 2008, i lavoratori dell'industria in cassa integrazione. Tutte cifre che il ministro del Lavoro, Maurizio Sacconi definisce "confortanti" considerato il momento. Per il ministro, piuttosto, è "più preoccupante" la situazione del Mezzogiorno.

ALICE Notizie
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domenica, marzo 15, 2009

Italia: respinto un reclamo dei consumatori per il cambio di bond argentini

Borsa Italiana S.p.A.Image via Wikipedia

[La Nacion]

Una sentenza della giustizia italiana ha confermato la legttimità del foglio informativo dell’offerta pubblica di scambio volontario tra vecchi e nuovi bond argentini

ROMA - Un tribunale italiano ha respinto un ricorso presentato dalle associazioni locali di difesa del consumatore che si erano rivolte alla giustizia per rivedere l’autorizzazione concessa dalla Consob (organismo di controllo della Borsa italiana), all’aggiornamento e alla successiva emissione, anni addietro, di bond argentini nel mercato della penisola, per un totale di 79.700 dollari.

Una sentenza del Tribunale Amministrativo Regionale (TAR), ha confermato la legittimità del foglio informativo dell’Offerta Pubblica di cambio (Ops) volontario tra vecchi e nuovi bond argentini, testo che la Consob aveva autorizzato nel dicembre del 2004.

Tra i punti evidenziati nel reclamo organizzato dalle associazioni dei consumatori (Codacons, Adusbef, Adoc, Federconsumatori), figurava la scarsa attività di vigilanza e di controllo da parte della Consob. Nella richiesta presentata al TAR, le associazioni reclamavano anche un indennizzo per i danni.

Il presidente del Codacons, Carlo Rienzi, commentando la sentenza del TAR, ha segnalato che ora, l’unica possibilità che hanno i 200.000 investitori italiani che hanno aderito al cambio, è quella di avviare un’azione contro le banche”, sulla base delle sentenze “che hanno condannato le stesse banche a restituire il capitale convertito dagli investitori in operazioni ad alto rischio”.

D’altra parte, Rienzi ha sottolineato “la lentezza della giustizia” italiana, che si è pronunciata “tre anni dopo” ciò che definisce “un inganno tra gli azionisti e lo Stato argentino”.

[Articolo originale di La Nacion]


Italia dall'Estero
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mercoledì, marzo 11, 2009

Gli Usa: trattiamo con i talebani



Dialogare con i talebani moderati "vale la pena", per verificare se qualcuno di loro "vuole partecipare ad uno Stato afgano stabile e sicuro". E' questo il messaggio del vicepresidente degli Stati Uniti, Joe Biden, in occasione della sua visita al quartier generale della Nato di Bruxelles, a conferma di quanto affermato dal presidente Barack Obama nell'intervista pubblicata domenica dal New York Times. Allo stesso tempo, il numero due della Casa Bianca ha annunciato i tempi per la scelta del successore dell'olandese Jaap de Hoop Scheffer al segretariato generale dell'Alleanza atlantica - il summit di Strasburgo-Kehl del 3-4 aprile - ma non ha fatto nomi.

Citando l'inviato speciale Usa per l'Afghanistan e il Pakistan, Richard Holbrooke, Biden ha spiegato che "solo il 5% dei talebani è incorreggibile, suscettibile a nient'altro che la sconfitta". Il 25%, ha continuato, sarebbe "incerto", mentre il 70% "lo fa per soldi". Quindi "vale la pena esplorare" le possibilità di dialogo, anche se spetta alle autorità di Kabul deciderne i termini. L'importante, ha insistito il vicepresidente Usa, "è che non deve compromettere il legittimo governo afgano". Ricollegandosi ancora all'intervista di Obama, Biden ha tratto un parallelo con la strategia Usa in Iraq, ricordando che nella provincia dell'Anbar sono stati coinvolti con successo alcune frange della rivolta sunnita. "L'idea che ogni ribelle sunnita fosse un sostenitore di Al-Qaida si è rivelata semplicemente falsa, e lo stesso principio vale" per l'Afghanistan, ha sostenuto.


Affaritaliani.it - Gli Usa: trattiamo con i talebani

domenica, marzo 08, 2009

Franceschini: "Il piano-casa del governo è bocciato, cementifica l'Italia"

Franceschini: "Il piano-casa del governo è bocciato, cementifica l'Italia"
Dario Franceschini
Dario Franceschini

Il piano per la casa "è bocciato" perché si tratta "di una cementificazione dell'Italia" e per di più anche "campata sulla luna": così il segretario del Pd Dario Franceschini, nel corso di In mezz'ora su Rai tre, commenta la proposta del premier di un nuovo piano per l'edilizia.

Va bene, invece, il piano per le infrastrutture ("In Italia c'è n'è assoluto bisogno, soprattutto nel Mezzogiorno"), anche se "non si può raccontare agli italiani che è una risposta alla crisi". 'Non è dunque vero - osserva Franceschini - che noi diciamo solo no. Noi abbiamo fatto tre proposte e sono loro ad aver detto tre no".

"Noi - controbatte il segretario del Pd- siamo pronti a votare con loro" un pacchetto di misure per uscire dalla crisi economia, ma solo a condizione che non sia una "presa in giro" e siano misure "concrete" e "a sostengo delle persone che si trovano in difficoltà".

Quindi Franceschini precisa quali sono le accuse che l'opposizione muove al governo. "A nessuno di noi, nemmeno nella foga di un comizio - spiega - è mai venuto in mente di dire che la crisi è colpa del governo Berlusconi; ma il modo inefficace e inadeguato in cui si affronta la crisi è certamente colpa del governo Berlusconi".

Il Pd sta lavorando sulla scelta del presidente della Rai perche' "lo impone la legge", ma non intende "collaborare" con la maggioranza nella gestione della televisione di Stato. Questa la posizione di Franceschini che ha sottolineato: "non ci sara' nessuna collaborazione sulla Rai", ha detto, "dal momento in cui avremo contribuito a scegliere il presidente" secondo la legge che "dice che serve un accordo tra maggioranza e opposizione", il Pd "dalla Rai fara' un passo indietro".

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sabato, marzo 07, 2009

Berlusconi:"Crisi pesante ma non tragica". Tremonti: "La crisi c'è ed è difficile"

President George W. Bush shakes hands with Ita...Image via Wikipedia

Abbiamo deliberato un fondo per gli ammortizzatori sociali di 4 miliardi, che si aggiunge al miliardo della Finanziaria e ai 4 miliardi concordati con le Regioni - ha detto il premier in conferenza stampa a Palazzo Chigi - Il sistema attuale ci consente già di intervenire e modulare gli interventi in modo migliore che non con la misura preconizzata dall'opposizione (un assegno ai disoccupati, ndr.), che sarebbe una 'licenza di licenziare" per i datori di lavoro".

Le responsabilità della stampa
A contestare gli articoli di stampa è stato in prima battuta il ministro dell'Economia Giulio Tremonti, che ha attaccto quanti (fra gli altri la Repubblica, ndr) gli hanno attribuito un messaggio molto negativo per lo stato dell'economia italiana nel 2009. Aprendo la conferenza stampa a Palazzo Chigi, alla fine del Consiglio dei ministri, Tremonti ha detto: "Ho letto su alcuni giornali 'orribile', 'terribile' 2009. Io non ho mai usato quelle parole e considero quel tipo di disinformazione un'opposizione non al governo ma agli italiani. Cosi' si sega il ramo sul quale si è seduti". Tremonti ha sottolineato: "La situazione è sotto controllo e usare quelle parole senza che nessuno le abbia dette è disinformazione completa".

"La crisi esiste ma viene vissuta sui media in maniera più drammatica - ha detto Berlusconi - Chi ha le azioni e non ha esigenze di cassa le tiene in cassaforte e non perde i suoi soldi. Dobbiamo aver paura della paura. Il contenimento e la diminuzione dei prezzi di alcuni prodotti, ad esempio, ha aumentato il potere di acquisto di molte famiglie, che potendo contare su un reddito fisso non hanno motivo di ridurre i loro stili di vita. E questa mia visione è condivisa da tutti i responsabili europei".

"Abbiamo evitato al Paese di andare a fondo"
Con la Finanziaria, ha detto Tremonti, abbiamo "evitato al Paese di andare a fondo", grazie "a scelte di legislatura". "Ci dicono: avete sbagliato sull'Ici. Poi ci dicono: dovevate diminuire le tasse alla classe media. Più classe media dell'Ici non lo so... Alitalia: senza intervento dello Stato sarebbero andati in cassa integrazione tutti i dipendenti. Alitalia falliva e questo comportava un costo enorme per le casse dello Stato. "Sentirmi dire che non abbiamo capito la crisi da gente che parlava di miracolo e da gente che nella storia è sempre stata dalla parte sbagliata, francamente... In ritardo? Tutti i paesi hanno iniziato i loro interventi a fine novembre 2008". "Rivendiachiamo con orgoglio di essere stati il primo governo a dire che i cittadini italiani non avrebbero perso un centesimo dei loro soldi depositati in banca", ha detto Berlusconi interrompendo Tremonti: "Se c'è un Governo che ha visto chiara la situazione identificando i rimedi più adeguati questo è stato il Governo italiano".

"Durante il vertice di Berlino - ha rivelato Tremonti - il presidente Berlusconi ha fatto il suo intervento, un intervento di grande importanza. E alla fine i socialisti mi dicevano: 'Per fortuna ci siamo noi a difendere il libero mercato' ". "Abbiamo agito nel modo giusto e ce lo dicono le istituzioni internazionali", ha detto Tremonti difendendo l'azione anti crisi del Governo.



RaiNews24
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venerdì, marzo 06, 2009

Attese oltre 1,4 milioni di bancarotte nel 2009 negli Stati Uniti

Wall Street
Wall Street

Supereranno gli 1,4 milioni le dichiarazioni di bancarotta quest'anno negli Stati Uniti, dopo il livello record gia' raggiunto nel 2008. In base ai dati diffusi dall'Ufficio Amministrativo dei Tribunali Usa, i fallimenti personali sono aumentati del 31% nel 2008 a 1.074.225 (da 822.590 nel 2007) mentre quelli aziendali sono balzati del 54% a 43.546 (da 28.322 un anno prima).

"Queste cifre confermano che le bancarotte sono in ascesa e continueranno ad aumentare per tutto il 2009. Noi ci aspettiamo che raggiungano o superino gli 1,4 milioni, soprattutto se il Congresso varera' la legge che consente ai proprietari di case di rinegoziare i mutui", ha detto Samuel Gerdano, direttore esecutivo dell'American Bankuptcy Institute che rappresenta giudici, avvocati ed altri esperti.

La nuova legislazione sui mutui, voluta dal presidente Barack Obama nell'ambito del piano di salvataggio per i proprietari di case, e' stata licenziata ieri dalla Camera dei Rappresentanti con 234 voti a favore e 191 contrari. Per il provvedimento si preannuncia battaglia in Senato, dove e' forte l'influenza delle lobby delle banche (contrarie alle legge), anche sull'ala moderata dei democratici.


RaiNews24